ANONIMO ARIMINENSE (De Sermoni illustribus)

  ROBERTO SANSEVERINO (1418-1487)

 

Lettera a Luigi Pulci, Anno ignoto (1)

 

Loysi mio caro, tante volte haveti passate le alpe e durata fatiga per me, ve prego, che remota onne casone, durati ancora questa fatiga e veniti subito per cosa che inporta.

Tanto quanto è possibile recomandatimi al M.co Lorenzo; e diteli, fin che vui tornati, voglia havere bona cura de sè medesmo. Data in Bolognia, a di V. de Settenbre (2).

 

Roberto de Aragona de Sanseverino mano propria

 

(Fuori) Al mio amato quanto fratello Lojsi Pulci etc.

------------------------------------

(1) LUIGI PULCI, Lettere di Luigi Pullci a Lorenzo il Magnifico ed altri, Giusti, Lucca, 1886, p.189.

(2) Non sapremmo indicar l'anno di questa lettera essendo stato troppe volte il Pulci presso il Sanseverino  per affari di Lorenzo. Pare che questa volta il Sanseverino lo chiamasse a Bologna per informarlo di qualche pericolo che soprastesse ad esso Lorenzo. 

 


Gaspare da Sanseverino  GASPARE DA SANSEVERINO (1458-1519)

"Chi vol che l'altri faccia, ben s'ammaestri a lo dimostrare, chi lo comanda, lo saper fare!" Inci nello quale si descrive l'ardito sermone de GASPARE De SANSEVERINO rivolto alli soy soldati in lo corso dell'assalto allo ponte alla Mentana contro li Orsini alleati dello duca di Calabria Alfonso, li quali, contra lo Papa et lo capitano suo Roberto da Sanseverino pugnando in lo anno 1485 lo 24 de lo mense di dicembre, vigilia de Nativitate de lo nostro Signore, nello quale assalto lo suddetto Gaspare ferito da una freccia d'archibugio trafisso da parte a parte dello viso restossi sanza denti et cum grave infirmitate. ANONIMO ARIMINENSE


"Fratelli, i figli di Roberto Sanseverino hanno prima apparato a fare et poi a comandare: venitemi dietro e mostrate al vostro capitano che i suoi soldati non cedono di valore a' figliuoli. Non ispendo più tempo in persuadervi; perché , se i miei fatti non vi daranno animo, molto meno ve ne darebbono le parole" [1]

-----------------------------------

[1] Come riportato da CAMILLO PORZIO, La congiura dei Baroni del Regno di Napoli conra il re Ferdinando I, Roma, 1565, Libro II, nr.20 in Assalto del ponte a la Mentana.